lunedì 8 ottobre 2018

I navigli non sono vie d'acqua del 21° secolo

Ecco il percorso delle acque, secondo il progetto comunale redatto da MM, in cui si mostrano i pochi, inutili, tratti aperti, laddove la maggior parte del percorso resterebbe interrata, ma c'è chi vorrebbe l'intera tratta riaperta e NAVIGABILE, cosa non possibile : canali troppo stretti, (due imbarcazioni non potrebbero incrociarsi), troppi dislivelli lungo il percorso, ponti a livello strada (troppo vicini al livello acque). Da rilevare che i tratti interessati alla riapertura sono le poche "vasche" tracciate in azzurro, ma anche le tratte in rosso verranno sconvolte da scavi per il ricongiungimento idraulico attraverso canali interrati (tubazioni). Quindi TUTTI i cittadini residenti lungo il percorso subiranno un pesante IMPATTO per un tempo non predeterminato con certezza. IN CAMBIO DI CHE COSA ?

  • i "nuovi" navigli sarebbero più STRETTI di quelli originali e due imbarcazioni in senso contrario non riuscirebbero a passare, altro che navigabilità.
  • i ponti di attraversamento da una sponda all'altra dovrebbero essere a raso, per permettere il transito di autovetture, quindi inadatti alla navigazione.
  • aree non interessate dal corso d'acqua sarebbero troppo anguste, dovendo consentire il passaggio di automezzi (almeno residenti e servizi), pista ciclabile e pedonale da ambo i lati.
  • velocità dell'acqua (bassa portata) insufficiente, cioè acqua stgnante (insetti, nutrie, topi, ecc) 
  • Il solo risultato : introdurre strangolamenti lungo un percorso viabilistico, rendendolo inutilizzabile. Il tutto con una spesa minima di 150 milioni di € e spesa massima stimata in 500 milioni di €, soldi sottratti ad altri investimenti per la città.

Le ragioni del SI a questo progetto ci fanno dire NO (dettagli nel LINK ).

In estrema sintesi le ragioni del SI si riassumono in :
- I navigli sono BELLI (dimenticando che un canale non ha niente di bello in se, a meno che non sia
  parte integrante di un AMBIENTE architettonico di pregio e d'epoca).
- La "riapertura" dei navigli (che non è tale) attira i turisti (falso, non dimostrabile, infondato, visto
  che i flussi turistici a Milano hanno motivazioni ben diverse)
- La navigabilità collegherebbe con una sola via d'acqua Locarno e Venezia
  (falso, perché è dimostrabile che la via d'acqua milanese, se interamente riaperta, NON sarebbe
  navigabile, se non forse da giocattoli infantili).
- La nuova configurazione idraulica permetterebbe di alimentare con l'acqua della Martesana,
  attraverso la roggia Vettabbia, il parco sud di Milano; (FALSO, la portata sarebbe irrisoria)
- La conseguente riduzione del traffico viabilistico renderebbe più fruibili le aree interessate
  (FALSO: privilegerebbe forse alcuni residenti locali, a cui verrebbe consentito il transito con i
  propri automezzi, se possibile, e non è scontato, incrementando il traffico nelle aree adiacenti).


E la DOMANDA è : a fronte di queste "ragioni" è immaginabile che un Comune che non ha neppure i soldi per tenere in ordine le strade cittadine, che non ha risorse da destinare ad una riqualificazione delle periferie, anche a seguito del taglio di trasferimenti dallo Stato, possa investire centinaia di milioni di € per "abbellire" (discutibile) il centro di Milano (che non ne ha bisogno) lasciando precipitare nel degrado tutto il resto della città ?
La risposta OVVIA per chiunque dotato di buon senso è : NO.

Il Sindaco Sala e la maggioranza politica comunale che lo sostiene sono, però, ben determinati a proseguire per la loro strada senza guardare in faccia a nessuno ed infischiandosene dell'opinione della stragrande maggioranza dei Milanesi, espressa anche nei cosidetti "quaderni" in cui 43 associazioni o cittadini hanno espresso il loro punto di vista, con 22 favorevoli, ma tutti gli altri contrari, motivatamente, aspetto sul quale la relazione conclusiva del Dott. Pillon ha glissato allegramente, travestendo le posizioni contrarie da "suggerimenti" al Comune.

OCCORRE UNA GRANDE MOBILITAZIONE POPOLARE CONTRO QUESTO PROGETTO.
Con questo BLOG, aderendo, possiamo raccogliere "firme" a favore di un provvedimento di accantonamento definitivo di questa pessima idea, con destinazione dei fondi a MIlano, per quello che SERVE alla città, e non ad interessi specifici di soggetti economici nelle cui tasche finirebbero i soldi destinati alla realizzazione dell'opera.
NO ALLE LOBBIES DEL CEMENTO, con progetti mascherati da riscoperta romantica.

NOTA : questo punto di riferimento in rete ha lo scopo di INFORMARE i Cittadini Milanesi su questo tema e sulla presenza attiva di associazioni di cittadini che si sono mobilitate contro questo progetto, così come concepito.
Ogni associazione è indipendente ed ha i suoi spazi in rete. Qui trovate i loro nomi ed un riferimento di posta elettronica. Potete anche fare riferimento a quelle che sentite a voi più vicine, sotto il profilo territoriale o per vostra specifica sensibilità, coordinando con loro la vostra azione.
L'obiettivo è COMUNE A TUTTI. Scarica il volantino a questo LINK e distribuiscilo a chiunque.
Questo specifico BLOG, costruito da CCC-Milano cerca di essere d'aiuto per formare MASSA CRITICA nell'azione delle prossime settimane o mesi.

2 commenti:

  1. ho vissuto sul naviglio grande di fronte alla chiesa di san cristoforo..e di fronte al degrado dello svuotamento del naviglio altro che navigabile, fogna a cielo aperto..questi sono i cittadini che ci ritroviamo..moltiplichiamo pure questi capricci per n volte ..diamo i soldi alle periferie che sono ancora peggio dei navigli svuotati e dove si parla di persone con disagio!

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    1. Assolutamente si. Ci sono ancora testimonianze fisiche di cittadini che di fronte ai canali ancora aperti dei vecchi navigli ci hanno vissuto e nessuno di questi vorrebbe ripetere quell'esperienza.
      Le VIE D'ACQUA, quando sono fiumi che attraversano una città, per ragioni geografiche e storiche, hanno un senso ed una loro bellezza, sopratutto se e dove le costruzioni limitrofe hanno conservato il loro aspetto storico, e dove tali palazzi sono di pregio.
      Vale per Torino, per Roma, per Firenze e per molte altre città italiane.
      I navigli non sono questo, non lo sono mai stati, neppure all'epoca in cui erano integralmente aperti. Questo VOGLIO ANCHE SE NON POSSO è puerile e denota irresponsabilità e pochezza intellettuale in quanti se ne sono resi promotori.

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